24.10.2023

BINELLO: “IL LUSSO CORRE PIÙ VELOCE DELL'INFLAZIONE”

Milano Finanza Fashion
PRESS REVIEW

Il ceo di Quadrivio ha evidenziato che, nonostante le difficoltà, questo è il momento di investire nel settore. “È un'industria con i margini dell'hi-tech”

Il lusso ha dimostrato di riuscire a superare l’inflazione e questo è il momento giusto per investi­re. È la riflessione di Alessan­dro Binello, group ceo di Quadri­vio, a fronte delI'attuale situazione economica globale. “Noi siamo mol­to acquisitivi e positivi dal punto di vista dell'investimento del settore anche se c'è e ci sarà un rallentamen­to”, ha dichiarato il manager in occa­sione del MFGS-Milano fashion global summit 2023. Nonostante il rallentamento mondiale e di alcuni mercati in parti­colare, l'industria del fa­shion&luxury continua ad ave­re i margini del­le società hi-te­ch. “Il nostro portafoglio è cre­sciuto del 25% quest'anno e ab­biamo intenzio­ne di comprare molto”. Proprio in un'intervista recente a MFF, Binello ha rac­contato che Qua­drivio intende in­vestire in totale 1 miliardo di euro, di cui 500 milioni saranno destinati alla moda attraverso Made in ltaly Fund 2. I punti su cui il fondo vuole concentrarsi e investire sono l'inno­vazione del prodotto, la comunica­zione e il marketing e la distribuzio­ne. “Sono elementi fondamentali. Cavalcando queste possibilità per noi ha senso investire in questo settore molto più che in altri”, ha sottolineato Binello. L'm&a del lusso, ha proseguito, è ai minimi storici dal 2013. Ma proprio fattori come la di­minuzione di operazioni di fusione e acquisizione e la riduzione dell' incremento del costo del debito porta­no più facilmente le aziende ad apri­re i loro equity. “Ci aspettiamo che queste operazioni ci siano”. Made in Italy Fund 2, d’altronde, è in fase finale per almeno tre operazioni che saranno annunciate a breve. “Sono aziende molto interessanti, che no­nostante il periodo complesso han­no dei tassi di crescita superiori del 20%”, ha svelato il manager. In me­rito alla possibilità di creare un polo moda tutto italiano e alla competizione con i colossi francesi, Binello ha voluto sottolineare che oggi il 60% del fatturato di un gruppo co­me Kering arriva dalle aziende italiane. “In Italia non siamo riusciti a fare aggregazione per motivi perso­nali e organizzativi. Il nostro grup­po ad esempio sfiora mezzo miliar­do di fatturato con l'aggregazione dei nostri brand”, ha affermato. Il nodo cruciale è portare però questi marchi sul panorama internazionale attraverso lo sviluppo della distribu­zione. “Dobbiamo creare le condi­zioni affinché gli imprenditori si aggreghino”, ha concluso.