31.05.2022

Made in Italy Fund e Prosit rilevano Casa Vinicola Caldirola

Il Sole 24 Ore
PRESS REVIEW

Prosit realizza con questa operazione il suo sesto investimento

Prosit rileva il 100% di Casa Vinicola Caldirola, una delle principali realtà italiane specializzata in private ed exclusive labels, proseguendo nel suo percorso di espansione e portando così il fatturato complessivo del gruppo a 85 milioni di euro.

Fondata da Sergio Dagnino, Prosit è una delle realtà in portafoglio di Made in Italy Fund, il fondo di private equity promosso e gestito da Quadrivio&Pambianco che investe nel Made in Italy in settori come fashion, design, beauty e Food&Wine. Prosit lavora alla creazione di un polo di cantine italiane di fascia premium, promuovendone l’esportazione in tutto il mondo.

Attraverso l’acquisizione di Casa Vinicola Caldirola, Prosit realizza il suo sesto investimento: un passo significativo per lo sviluppo del gruppo. In portafoglio altre quattro cantine: la pugliese Torrevento, l’abruzzese Nestore Bosco, la veneta Collalbrigo e la toscana Cantina di Montalcino. A cui si affianca l’entrata nel capitale di Votto Vines, realtà americana che distribuisce diverse tipologie di vino provenienti da tutto il mondo, in particolare dall’italia.

Fondata nel 1897 da Ferdinando Caldirola, Casa Vinicola Caldirola si contraddistingue per la gamma di vini, provenienti da tutte le regioni italiane. L’azienda, con oltre 50 dipendenti, ha il suo headquarter a Missaglia, in provincia di Lecco. I fornitori di Caldirola sono rappresentati da canti sociali regionali, oltre che da una cantina detenuta in Piemonte dagli attuali azionisti. Tra tutti i brand proposti, il principale è “La Cacciatora”, venduto in Italia ed esportato anche all’estero.

Casa Vinicola Caldirola esporta il suo vino a livello internazionale: nel 2021 la società ha chiuso il bilancio con un fatturato di 40,3 milioni di euro e un Ebitda di circa 2,2 milioni di euro. L’azienda serve per il 60% il mercato italiano; per il restante 40% esporta in oltre 60 Paesi. I maggiori importatori attuali sono Spagna, Francia, Germania e Cina. Prosit e Made in Italy Fund intendono offrire all'azienda il supporto necessario per un ulteriore sviluppo e consolidamento sui mercati esteri.

Gli attuali azionisti di riferimento, i Tosanotti (con il 75%) e il Gaggiano (con il 25%), cedono il 100% delle quote, comprensivo di stabilimento, impianti, marchi, magazzino, personale, contratti e licenze. L’attuale direttore generale, Olga Tosanotti, rimarrà all’interno del gruppo. Per Walter Ricciotti, managing partner di Made in Italy Fund e presidente di Prosit “questa sesta acquisizione rappresenta un significativo passo avanti nella strategia di sviluppo, che punta alla costituzione di un polo di cantine italiane di fascia premium”. Nell'ambito dell’operazione Prosit si è avvalsa, in qualità di advisors, del supporto di Stout MB & Associati e Finerre. Gli aspetti legali sono stati affidati allo studio Dla. Deloitte ha invece svolto il ruolo di auditor.

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